Regia è una parola che evoca subito un mondo particolare, forse un po’ patinato: il mondo dello spettacolo. Viene spontaneo abbinare la parola regia al teatro, al cinema o alla televisione. Il termine regia, in televisione, è usato con due accezioni differenti: una tecnica e una umana, che fanno di questa professione un misto di tecnica e creatività. Da questo connubio nasce il prodotto televisivo. Innanzitutto regia definisce il luogo fisico dove avviene il lavoro del regista televisivo, il luogo dove il regista, insieme all’assistente alla regia e al mixer video, dirige il lavoro della troupe: operatore video, tecnico audio, assistente di studio ecc. Ma il termine regia definisce anche l’azione del regista chiamato a preparare, allestire e realizzare il programma televisivo. Il regista è il responsabile ultimo di un prodotto e insieme al produttore, autori, scenografi, costumisti, macchinisti e conduttori deve svolgere, sempre e comunque, un’opera di guida e di coordinamento del programma. Il lavoro del regista televisivo è molto particolare: sempre più spesso il “montaggio” del programma avviene in diretta con scelta di inquadrature, stacchi, effetti e colonna sonora. Al contrario nel cinema o in certa parte di televisione (Fiction, documentari) il montaggio avviene in una fase successiva alle riprese. Ecco perché il regista televisivo deve avere un giusto mix di tecnica televisiva e creatività, stando sempre pronto a prendere decisioni in tempi brevissimi: cambiare un’inquadratura o una sequenza di immagini può cambiare radicalmente un programma.

È fondamentale per il regista conoscere approfonditamente tutte le attrezzature tecniche e le varie possibilità dei mezzi a disposizione così da poter mediare tra le esigenze artistiche e tecniche in ogni istante. Il regista è chiamato sempre ad esprimere una propria vena creativa sia in fase di allestimento che di ripresa, deve raccontare le cose che avvengono con un linguaggio fruibile da tutti, cercare di dare emozioni e non essere mai al centro dell’attenzione ma porre sempre l’evento in primo piano. E’ importante che lo spettatore capisca in ogni istante ciò che sta accadendo, che sia sempre all’interno del programma, partecipe, quasi complice. Gli occhi del regista sono spesso gli occhi del pubblico.